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Attualità lunedì 11 aprile 2016 ore 16:51

Vino Nobile, al Vinitaly per festeggiare il Pif

La Regione approva il progetto che porterà nel territorio investimenti per 8 milioni di euro: miglioramento delle aziende e impegno per l’ambientale



MONTEPULCIANO — Al 50° Vinitaly per festeggiare il successo del distretto del Vino Nobile di Montepulciano che, con l’approvazione da parte della Regione Toscana del Progetto integrato di filiera (PIF), è pronto ad investire nel territorio poco meno di 8 milioni di Euro.

A Verona Fiere si sono ritrovati Andrea Natalini, Presidente del Consorzio del Vino Nobile, capofila del progetto, il Sindaco del Comune di Montepulciano Andrea Rossi e numerosi produttori, in rappresentanza delle aziende presenti al Vinitaly, riuniti sotto le insegne dello nuovo slogan “JoiNobile”, “unisciti al Nobile”.

Al Pif hanno partecipato 72 soggetti tra produttori di uva, trasformatori, produttori di Vino Nobile e l’Università Marconi di Roma. Tra le misure ci sono ammodernamenti e miglioramenti delle aziende agricole sia dal punto di vista dei macchinari, da quello enologico, ma anche sostenibile con interventi in questa direzione. Inoltre al Consorzio spetterà la parte del progetto legata alla promozione della denominazione. In particolare tra gli elementi di forza contenuti nel progetto le azioni mirate al potenziamento della comunicazione e informazione per meglio definire le differenze sostanziali e territoriali tra Vino Nobile di Montepulciano e Montepulciano d’Abruzzo, questione annosa per la quale esiste anche un protocollo d’intesa ministeriale.

“Siamo soddisfatti di aver raggiunto lo scopo che il nostro Pif si era prefissato – spiega il Presidente del Consorzio, Andrea Natalini – non solo perché questo permetterà alle aziende che hanno partecipato di poter investire in miglioramento e promozione, ma soprattutto perché testimonia il ruolo sempre più fondamentale del Consorzio nel fare da catalizzatore delle esigenze racchiuse nelle varie realtà che compongono la nostra denominazione”.

“L’approvazione del Pif rappresenta un successo dell’intero territorio – afferma il Sindaco Andrea Rossi – ed è il risultato di un rapporto costruttivo tra Ente locale ed imprenditoria privata che si è consolidato nell’ultimo decennio e che si basa anzitutto sulla condivisione di obiettivi comuni. Siamo alle soglie di una stagione in cui enogastronomia e territorio si apprestano a diventare una voce unica dell’economia, espressioni di un sistema integrato che comprende anche il turismo e l’ambiente e al quale dal 2009 abbiamo abbinato il nome di Montepulciano. Il prodotto-vino è cresciuto ai massimi livelli della qualità, ora la sfida della competitività si gioca sul piano della sostenibilità e gli investimenti garantiti dal Pif (circa 3 milioni e mezzo di Euro la parte pubblica sul progetto quasi 8 approvato dai tecnici regionali) andranno a soddisfare proprio queste esigenze. Il Pif appena approvato – conclude Rossi – diventa dunque un simbolo, una sorta di “foto” di come produciamo e comunichiamo uno stile di vita qualitativamente elevato. Vogliamo portare la nostra denominazione avanti di dieci anni rispetto ai competitor, i produttori associati sanno di poter contare sul piano sostegno del Comune”.

Tra le misure in evidenza, quella della sostenibilità grazie alla misura che prevede il trasferimento di innovazione e legata al progetto Carbon Foot Print condotto dall’Università Marconi di Roma. Si tratta di un sistema che calcola l’“impronta di carbonio” del ciclo produttivo di una bottiglia di Nobile, ovvero le emissioni di CO2 derivanti dalla realizzazione del pregiato vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, che è stato riconosciuto da un gruppo di istituzioni ed aziende che operano ai massimi livelli nel campo della qualità e delle relative certificazioni e che abbineranno quindi il proprio nome a quello del progetto.

Attenzione anche ai progetti integrati di filiera, strumento promosso dalla Regione Toscana al fine di agevolare la filiera tra prodotti e tra varie realtà dei singoli territori. Uno dei valori aggiunti di queste iniziative è proprio quello di contribuire alla crescita delle aree di produzione da un punto di vista globale e non legato alle singole realtà.


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