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Attualità lunedì 25 gennaio 2016 ore 18:41

“Punto nascita salvo solo se aumenteranno i parti”

Vescovi e Casucci (Lega Nord) intervengono sulla mozione presentata in consiglio regionale in cui veniva richiesto un potenziamento del punto nascita



MONTEPULCIANO — "Le dichiarazioni dell’Assessore Stefania Saccardi gettano un’ombra sul futuro del punto nascita di Nottola". Lo dichiara il capogruppo della Lega Nord Manuel Vescovi e componente della commissione sanità.

La vicenda era stata al centro di un dibattito in consiglio regionale dove aveva visto l’approvazione all’unanimità di una mozione presentata in commissione sanità e nella quale si richiedeva un impegno della Regione per il potenziamento del punto nascita di Nottola, anche per far fronte alle esigenze delle famiglie umbre dei paesi al confine con la Toscana a seguito della riorganizzazione del sistema sanitario umbro e della conseguente chiusura del punto nascita del vicino ospedale di Castiglion del Lago.

«Limitandosi al semplice monitoraggio e precisando che possa essere un’eventualità, la risposta dell’Assessore non da alcuna certezza sul futuro del punto nascita di Nottola e anzi – aggiunge Vescovi – evidenzia un dato ancor più preoccupante rappresentato dal totale di nascite, che anche nel 2015 è lontano dagli standard richiesti dal Ministero. Il picco massimo di nascite è stato registrato nel 2011 con 673 nascite, contro le 630 dello scorso anno a fronte di una richiesta del Ministero di 1000 parti. Forse i democratici ed i grillini pensano di risolvere la bassa natalità introducendo la possibilità dell’utero in affitto per le coppie omosessuali? Le linee guida scaturite nel 2010 dalla Conferenza Stato Regioni hanno fissato in almeno 1000 il numero di parti minimo per giustificare il mantenimento dei punti nascita”.

Per il consigliere regionale della Lega Marco Casucci: “Siamo preoccupati per il futuro di questa importante realtà perché purtroppo i dati evidenziano che siamo lontani dai numeri necessari per garantire il mantenimento del punto nascita, nonostante il Patto Territoriale del 2012 avesse previsto un programma che avrebbe dovuto incrementare sensibilmente il numero delle nascite. Presenteremo un’interrogazione urgente per chiedere all’Assessore Saccardi quali siano stati i risultati conseguiti dal Patto Territoriale del 2012 ed in contemporanea stiamo lavorando ad una proposta di legge che vada nella direzione di incentivare la natalità delle famiglie italiane attraverso bonus specifici”.


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