Musica e scienza incantano il pubblico

MONTEPULCIANO — Un Tempio di San Biagio colmo, tante le persone che hanno voluto assistere alla prova che la Terra gira attraverso la ripetizione di uno degli esperimenti di fisica più importanti della storia, quello fatto nel 1851 da Foucaul con un pendolo.

Un pomeriggio ricco di emozioni iniziato con l’inno in latino dei Licei Poliziani, “Laurus nostra culta viret”, testo di Raffaele Giannetti, musica di Luciano Garosi, intonato da un coro composto da 80 studenti ed eseguito da un'orchestra di 40 elementi, guidati dal Maestro Luciano Garosi. L’orchestra ha poi eseguito l’inno nazionale dei licei, l’ode oraziana “Tu ne quaesieris".

Dopo gli interventi iniziali dell’architetto Riccardo Pizzinelli, il sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, il sindaco dell’Unione dei Comuni della Valdichiana senese Francesco Landi e il preside dei Licei Poliziani Marco Mosconi, ad affascinare e incantare il pubblico è stata l'esperienza nello spazio dell’astronauta, astrofisico e scrittore Umberto Guidoni.

Guidoni, emozionato e onorato di poter parlare in un luogo come il Tempio di San Biagio, ha raccontato, con termini semplici, le esperienze delle sue due missioni in orbita. Il pubblico in religioso silenzio è stato letteralmente rapito dalle sue parole e dalla descrizione del suo vissuto, il tutto accompagnando dalle immagini del momento del lancio dello Shuttle, della vita quotidiana all’interno della navicella e dello spettacolo della Terra vista dall’alto. Il racconto di Guidoni è stato salutato da un lungo applauso e da una standing ovation.

Poi la parola è passata alla responsabile del progetto e professoressa Vanna Pellegrini, che come Foucault nel 1851 invitava il pubblico a vedere la Terra girare al Panthéon di Parigi, anche lei ha invitato gli spettatori a veder girare la Terra al Tempio di San Biagio ed ha illustrato il maniera semplice e coinvolgente tutto l’esperimento. A questo punto la professoressa Pellegrini ha dato il via al pendolo, o la Protagonista come è stata da lei ribattezzata, bruciando con una candela il filo che lo teneva. A questo punto il pubblico ha potuto apprezzare i primi effetti della rotazione terrestre sul proprio asse (che, vale la pena di ricordarlo, avviene, alla nostra latitudine, ad una velocità di 1.180 chilometri all’ora). Questo esperimento, come ha spiegato la professoressa ha cambiato il modo di pensare e di vedere delle persone.

Applausi e tanti complimenti sono arrivati dal pubblico agli organizzatori e agli studenti del coro che sono stati salutati da un lunghissimo applauso. La settimana della scienza andrà avanti fino a sabato 16 aprile con tanti appuntamenti e il pendolo sarà visibile tutti i giorni al Tempio di San Biagio.

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