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Attualità giovedì 03 dicembre 2020 ore 08:42

Presente e futuro del centro storico del Monte

Interrogazioni del gruppo consigliare RinasciMonte nell'ultima seduta del parlamentino cittadino. Al centro anche il tema dell'Ufficio postale chiuso



MONTE SAN SAVINO — Il Gruppo consiliare RinasciMonte, nell'ultima seduta del 'Parlamentino' di Monte San Savino, ha presentato una dettagliata interrogazione al Sindaco, in merito al problema centro storico della città della Valdichiana.

"Come dimostrano sia i nostri interventi sui social, sia le varie interrogazioni da noi presentate nel tempo, dove di volta in volta si evidenziavano i problemi che hanno contribuito alla progressiva perdita di vitalità di questa parte importante del paese, fino a decretarne la morte, ci spiace constatare come nulla o ben poco finora è stato fatto, nonostante che uno dei punti fondamentali del programma elettorale dell’attuale maggioranza sia proprio la rivalutazione e la valorizzazione del centro storico" sottilineano Marcella Luzzi e Amulio Liberatori, consiglieri comunali di RinasciMonte e firmatari dell'interrogazione.

A tal proposito il gruppo consigliare di minoranza rileva che l’Ufficio postale, ubicato sotto le Logge dei Mercanti, è chiuso da mesi e Poste Italiane non sembrano orientate a riaprirlo.

"A questo proposito abbiamo già presentato un’interrogazione nel mese di maggio, dove si elencano le criticità e i problemi determinati da questa situazione in particolar modo, ma non solo, per le fasce più deboli della popolazione – proseguono Luzzi e Liberatori - la risposta data dall’Amministrazione, al di là della promessa di un impegno ad agire nei confronti di Poste Italiane, non contiene proposte operative concrete".

Altro 'neo' gli ambulatori medici che hanno sede nei locali del vecchio Ospedale di proprietà della ASL. I medici hanno ricevuto l’ingiunzione di sfratto e devono sgomberare a gennaio prossimo.

"E’ inutile sottolineare, in quanto è sotto gli occhi di tutti, che la presenza di tre ambulatori medici in cui gravitano migliaia di pazienti, rappresenta una notevole risorsa per gli esercizi commerciali che ancora si trovano nella parte alta del paese, oltre che un servizio importante per la popolazione residente costituita prevalentemente da anziani che andrebbero incontro a non poche difficoltà qualora anche questo essenziale servizio dovesse emigrare altrove – concludono Luzzi e Liberatori, che a tal proposito dei problemi sopra elencati chiedono al Sindaco – se ci sono stati incontri ufficiali fra Amministratori e medici interessati dal provvedimento; se l’Amministrazione intende individuare all’interno della propria dotazione patrimoniale degli spazi da destinare ad ambulatori per i tre medici di base sfrattati dalla ASL o se, in mancanza di ambienti di proprietà comunale idonei allo scopo, intende attivarsi a incentivare accordi fra i medici ed eventuali privati proprietari di locali idonei situati all’interno del Centro storico; se il progetto di realizzare la Casa della salute, anche questo uno dei fiori all’occhiello del programma elettorale di maggioranza sarà attuato ed entro quali termini temporali".


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