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Attualità venerdì 02 ottobre 2015 ore 12:02

Ministro Poletti, intervista su lavoro e pensioni

Durante l’incontro organizzato dalla Cna, presso all’Auditorium Cia, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha incontrato imprenditori e giovani



SIENA — L'occasione, dal titolo “Cna e Imprese, quale futuro per la rappresentanza”, è stato necessario per parlare della riforma del lavoro, dell’impatto delle riforme sui territori e dell’importanza di rendere le aziende più competitive nel mercato globale.

All’incontro hanno partecipato anche il segretario nazionale Cna Sergio Silvestrini, il presidente provinciale Cna Siena Fabio Petri e Google Italia con Diego Ciulli. La Cna di Siena è in prima fila per la ripresa economica e per questo è stato presentato il progetto “Crescere in digitale” che vede coinvolto il Ministero del lavoro, Unioncamere e Google e che persegue il miglioramento degli strumenti informatici e delle nuove tecnologie nelle aziende.

Il ministro Poletti prima dell’incontro ha risposto ad alcune domande e per quanto riguarda la riforma del lavoro ha dichiarato: “Con la riforma del lavoro abbiamo cercato di affrontare tutte le questioni che fanno riferimento al lavoro dipendente, facendo un’operazione radicale e generale. Gli obiettivi sono chiari, noi vogliamo che il lavoro a tempo determinato ritorni ad essere il modo normale di assunzione e per far sì che questa accada abbiamo bisogno di regole flessibili e queste le abbiamo fatte con i contratti a tutele crescenti in modo che il contratto costi meno e sia conveniente, questa è la scelta di fondo. Poi abbiamo anche definitivo un discrimine tra lavoro subordinato e lavoro autonomo e quindi abbiamo lavorato anche sul tema delle partite iva. Fino ad oggi quando si parla di partita iva si parla di false partite iva e non riusciamo a pensare di quelle vere, a quelli che legittimamente usano questa tipologia e nella legge di stabilità stiamo valutando la possibilità di dare la mano in particolare ai più giovani e a chi avvia un’attività, vogliamo aiutare chi in realtà vuole prodursi un’attività e crearsi un’occupazione”.

Per quanto riguarda le pensioni invece Poletti ha detto che ad ora non è possibile fare anticipazioni in merito: “Abbiamo affrontato questo tema perché la legge Fornero ha prodotto uno scalone molto importante ed ha avuto un effetto collaterale, praticamente si è bloccato di fatto il turnover e i giovani hanno perso delle opportunità. Bisogna riflettere su cosa si possa fare sapendo che abbiamo anche da rispettare i vincoli della finanza pubblica e quindi dobbiamo trovare un buon punto di equilibrio. Questo è un lavoro che già stiamo facendo, ma ancora non è possibile dire quale sarà l’intervento che faremo perché stiamo riflettendo insieme al Ministero dell’economia”.

Un altro caso importante salito alla cronaca attuale è lo scaldalo dei motori truccati della Volkswagen. Gli ultimi dati che emergono sono impressionanti, quasi 1,2 milioni i veicoli coinvolti e in questo numero sono inclusi i pulmini della Volkswagen e vetture diesel Audi, Seat e Skoda. L'azienda si è impegnata a fornire a breve i numeri di identificaizone dei veicoli, in modo che concessionari e officine possano richiamare i proprietari per controlli e interventi.

Ministro questo scaldalo avrà ripercussioni sull’indotto italiano?

“Naturalmente un impatto la vicenda ce lo avrà, ma credo che sull’indotto italiano non dovrebbe essere particolarmente significativo. Oggi il mercato dell’auto è un mercato che sta camminando positivamente e i nostri fornitori non sono fornitori solo di Volksagen ma sono fornitori di tutte le grandi case produttrici. Se ci sarà un mercato di sostituzione credo che in qualche modo questo sarà riassorbito dal nostro sistema. Certamente se la cosa non si fosse verificata sarebbe stata un bene per tutti ma non credo che debba essere un elemento di preoccupazione oltre quella naturale”.


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