Meschini: "Rivedere la gestione rifiuti"

Mauro Meschini, candidato al consiglio regionale di "SI - Toscana a Sinistra", dice che è sbagliato accentrare la gestione dei rifiuti e dei servizi

SIENA — Dopo il sequestro dei documenti da parte della Guardia di Finanza negli uffici dell'Ato Rifiuti Toscana Sud, si deve cambiare la politica della Giunta regionale e del PD che vuole allontanare i cittadini dalle sedi in cui si decide e si fanno scelte vincolanti per tutti. Se si è mossa la Guardia di Finanza, e su mandato della Corte dei Conti, non si può sottovalutare quello che è successo a Siena».

Questo il giudizio a caldo di Mauro Meschini dopo aver appreso che le Fiamme Gialle si sono presentate negli uffici di Siena dell’Ato Rifiuti Toscana Sud acquisendo la documentazione relativa alla gara unica per la gestione dei rifiuti nelle province di Grosseto, Siena e Arezzo. Questa operazione ha richiesto un paio di giorni nei quali i finanzieri hanno preso visione e sequestrato molta documentazione.

«L'Ato Rifiuti Toscana Sud è uno dei soggetti nati dopo la riorganizzazione della gestione dei rifiuti in Toscana. - afferma ancora il candidato Mauto Meschini - Si è scelto di creare tre grandi aree vaste, al cui interno sempre più potere hanno i soggetti privati ai quali è assegnato il compito di gestire concretamente i servizi. A Siena, Arezzo e Grosseto abbiamo Sei Toscana, società nata appositamente per partecipare alla gara che l'Ato Rifiuti ha promosso e a quanto sembra è proprio questo passaggio che è al vaglio della Guardia di Finanza».

Naturalmente non si possono fare valutazioni sul contenuto delle indagini che si stanno compiendo, ma un giudizio politico Meschini ritiene opportuno sottolinearlo: «La politica della Regione Toscana, cioè del PD, è quella di accentrare le gestioni, allontanando i luoghi dove si prendono le decisioni e si fanno scelte vincolanti per tutti dai cittadini e dai loro rappresentanti. Già adesso sulle politiche relative alla gestione dei rifiuti i comuni hanno sempre meno peso e la stessa cosa accade per la gestione della risorsa idrica, dove addirittura si è voluto creare un solo Ato a livello regionale. In futuro, se la sciagurata riforma voluta dalla Giunta regionale uscente non sarà cancellata, la stessa cosa potrebbe accadere per la sanità con la creazione di solo tre ASL di Area Vasta. Non è così che si possono gestire i servizi pubblici fondamentali, al contrario si deve garantire al massimo la trasparenza e la partecipazione attiva dei cittadini... a meno che il vero obiettivo sia solo quello di giungere ad una privatizzazione dei sevizi pubblici essenziali. Obiettivo che purtroppo appare troppo spesso tra le priorità del PD toscano».

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