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Attualità giovedì 10 dicembre 2015 ore 10:29

Le porte del carcere si aprono a chef stellati

Tutto pronto per “Cene galeotte”, appuntamento dove detenuti e chef professionisti cucinano fianco a fianco per deliziare i palati del pubblico



CORTONA — Edizione numero dieci per una iniziativa benefica tra le più conosciute. In dieci anni le porte del carcere si sono aperte per accogliere in cucina chef professionisti, pronti a mettersi ai fornelli insieme ai carcerati nel segno della solidarietà e per regalare al pubblico un ciclo di serate di buona cucina nella Casa di Reclusione di Volterra.

L’esordio di questa nuova edizione è venerdì 18 Dicembre e vedrà impegnata ai fornelli Silvia Baracchi, chef cortonese de Il Falconiere, ristorante conosciuto in Italia e nel mondo.

Nata a Perugia e cresciuta a Cortona, dalla famiglia di ristoratori Silvia ha ereditato la passione per questo lavoro, coltivata attraverso numerose esperienze con chef di fama internazionale che le hanno permesso di sviluppare la “sua” idea cucina, dalle radici orgogliosamente cortonesi, e di portarla in giro per il mondo. Del 1989 è l'apertura de Il Falconiere dove una proposta gastronomica attenta e in continua evoluzione e la cura per i dettagli hanno portato dal 2002 l'ambitissima Stella Michelin.

La Cena Galeotta, realizzata con l'indispensabile supporto dei detenuti, sarà accompagnata da ottimi vini e il ricavato della serata sarà interamente devoluto all'Emporio della Solidarietà della Caritas Diocesana di Prato. Come da tradizione la Casa di Reclusione aprirà alle ore 19.30 le porte per l'aperitivo: a seguire la cena nella vecchia cappella dell'Istituto trasformata per l'occasione in sala ristorante.

“Cene Galeotte” è realizzato con la collaborazione del Ministero della Giustizia, la direzione della Casa di Reclusione di Volterra, la supervisione artistica del giornalista Leonardo Romanelli e il supporto di Studio Umami. Ruolo fondamentale ha anche la Fisar-Delegazione Storica di Volterra, partner storico del progetto.


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