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Attualità venerdì 04 dicembre 2015 ore 12:24

“Evitare ulteriori rischi all’area archeologica”

Chiara Gagnarli interviene in merito ad una interrogazione depositata al ministro Franceschini sulla questione dell’area archeologica di Camucia



CORTONA — Il grande valore storico che si cela sotto l’asfalto di Camucia è tornato argomento di dibattito grazie all’inaugurazione del Museo Città dove si trovano numerosi reperti provenienti proprio dalle aree di Camucia.

Questi oggetti presentano notevoli segni del tempo e alcuni danneggiamenti forse dovuti a cantieri edili che hanno interessato la zona, cosa che ha riportato all'attenzione sull'area archeologica e sulla possibilità di tutelare area che custodisce un grande patrimonio culturale.

“Mi auguro che non si ripetano gli orrori fatti in passato – commenta la deputata cortonese M5S Chiara Gagnarli – per questo ho deciso di depositare un’interrogazione al Ministro Franceschini, facendo seguito alla letterainviata dallo storico e studioso aretinoSantino Gallorini e con l’aiuto dell’Associazione tutela Valdichiana, per rinfrescare anche la sua memoria sui ritrovamenti che, fin dall'Ottocento, archeologi illustri o semplici abitanti hanno effettuato a Camucia: un lungo elenco a cui di recente si sono aggiunte le clamorose scoperte della "Tabula Cortonensis", la celebre lastra di bronzo contenente ben 40 righe di testo etrusco rinvenuta da Giovanni Ghiottini, e la vasta area sacra di Camucia situata a cavallo della Strada Statale 71, un abitato immerso in un’area ricca di santuari e strutture cultuali abbraccianti un vastissimo arco temporale.

Nelle prossime settimane – prosegue Chiara Gagnarli – a Camucia si rinnovail rischio di ripetere la distruzione o l’obliterazione di strutture archeologiche tardo etrusche, ed il Comune di Cortona dovrebbe farsi portatore dell’interesse al recupero nei luoghi deputati alla tutela e valorizzazione per patrimonio storico e artistico. Sui due appezzamenti di territorio rimasti liberi che rientrano nell’area di rilevanza archeologica, uno pubblico (la Maialina) e uno privato, è necessario alzare il livello di attenzione, così ho ritenuto urgente chiedere al Ministro di porre attenzione ai lavori per assicurare un’efficace controllo di quanto previsto dalle leggi vigenti, al fine di salvaguardare questoultimo fazzoletto dell’Area Sacra Etrusca di Camuciada ulteriori cementificazioni”.

Infine la Gagnarli invita gli amministratori di allontanare eventuali pressioni su chi dirige i siti archeologici e su chi vigila.


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