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Attualità sabato 17 ottobre 2015 ore 18:24

Consiglio Comunale, non è solo questione di film

M5S attinge al filone cinematografico per commentare il Consiglio del 14 Ottobre, la maggioranza non vuole essere da meno e risponde a suon di film



MONTEPULCIANO — Il centrosinistra dopo aver letto la fantasiosa ricostruzione del Consiglio Comunale da parte del M5S che ha attinto al filone cinematografico accostando la fiction appena girata in Piazza Grande alla seduta del 14 Ottobre, risponde da canto suo con un altro film: “Non ci resta che piange”.

“Già – spiega il centrosinistra - perchè quella che i rappresentanti grillini cercano di propinare all’opinione pubblica è una storia mai vista che, come nell’avventura di Benigni e Troisi, parte da luoghi, date (e, aggiungiamo noi norme) certe e si avventura poi verso un’immaginaria Frittole, descrivendo situazioni inesistenti e una realtà distorta, piegata solo all’intenzione di fare opposizione fuori dai luoghi istituzionali, per evitare di essere contraddetti ma soprattutto corretti. E di fronte a tanto impegno nel non voler comprendere, non resta – veramente – che “piangere”.

Premettendo che il punto all’Ordine del Giorno della seduta era stato discusso in una riunione della Commissione Uso e Assetto del territorio allargata ai membri dell’Urbanistica a cui era stato presente, come uditore, il capogruppo grillino Mauro Bianchi (in aggiunta al consigliere Michele Abram, che ne fa già parte). E lo stesso Bianchi, nel Consiglio Comunale di lunedì 12 ottobre, aveva lodato il clima collaborativo riscontrato in commissione, con il coinvolgimento di tutti i gruppi politici.

Cosa sia successo tra lunedì e mercoledì è facilmente immaginabile: rientrati in sede, i rappresentanti pentastellati saranno stati indottrinati da chi realmente detta la linea del movimento e sono così giunti alla seduta pronti a trovare qualsiasi giustificazione per imbastire una storia inesistente, certamente per dover assecondare chi ha impartito loro ordini diversi dalle scelte da loro stessi compiute in Commissione.

Così anche il racconto della serata riferisce di atti non solo diversi ma addirittura opposti rispetto a quelli portati in approvazione: la deliberazione del Consiglio Comunale recepisce infatti una norma provinciale adeguando a questa gli strumenti comunali di governo del territorio, con la condivisione della Regione Toscana.

Nella specifico questa norma permette di uniformare tutte le aziende agricole del territorio consentendo a quelle ricadenti in particolari zone individuate dal piano provinciale di sviluppare le proprie attività (mentre quello precedente glielo impediva).

L’urgenza della convocazione è derivata dal fatto che, adeguandosi alla nuova normativa, il Comune mette in condizione tutte le aziende agricole del territorio di concorrere, attraverso bandi comunitari aventi scadenze molto ravvicinate (le prime a fine ottobre), all’assegnazione di contributi, con percentuali a fondo perduto che variano dal 40 al 60%.

Si tratta di preziosissime opportunità per attrarre risorse verso il territorio e per offrire alle nostre aziende occasioni di sviluppo e di occupazione. Ogni atto del Comune ha, nella maggior parte dei casi, l’obbligo di essere impersonale e di gestire problematiche di carattere generale. Ma se anche una sola azienda agricola (sia pure di simpatie grilline) si trovasse ad aver bisogno di adeguamenti normativi per poter attuare il proprio piano di sviluppo, l’Amministrazione Comunale non esiterebbe ad intraprendere un percorso di modifica a patto che questo rientri nelle linee di crescita e nei piani generali che, insieme alla maggioranza politica, ha scelto per sostenere il territorio. Altro che clientelismo!

Chi vota contro tali atti privilegia, evidentemente, interessi diversi da quelli della collettività. E sono proprio certi Consiglieri Comunali, che palesano una totale assenza di conoscenza del territorio e delle sue esigenze e che accusano l’Amministrazione di scimmiottare l’efficienza “renzista”, che scimmiottano nel peggiore dei modi le idee del Movimento, senza avere a cuore i reali interessi della comunità ma dimostrando, al contrario, di utilizzare la carica comunale per ambizione politica personale.

Lo dimostra in maniera lampante un altro fatto, verificatosi sempre nella seduta di mercoledì (e volutamente taciuto nella fantasiosa cronachetta): avendo appreso nella mattinata che si starebbe profilando il rischio della chiusura della sede dell’Agenzia delle Entrate, il Consigliere di opposizione Daniele Chiezzi ha proposto di mettere in discussione anche tale argomento, in aggiunta all’OdG. Si tratta di una possibilità consentita dal regolamento del Consiglio Comunale qualora la proposta venga approvata all’unanimità; l’orientamento contrario dei 5 Stelle, annunciato in una rapida concertazione tra i capigruppo, lo ha impedito, privando il massimo organo di partecipazione dell’opportunità di affrontare tempestivamente un argomento così delicato.

L’Amministrazione Comunale si è poi comunque mossa lo stesso, poche ore dopo, attivando tutte le proprie competenze per mantenere a Montepulciano questo importante servizio; ma il fatto evidenzia una profonda diversità di sensibilità politica verso i problemi del territorio.

Concludiamo invitando il Movimento 5 Stelle di Montepulciano a dedicare un’attenta riflessione alla propria rappresentanza in Consiglio Comunale: per rendere efficace la propria azione (e quella dell’Assemblea) sarebbe opportuno far sedere sui banchi chi veramente interpreta l’ideologia del gruppo e non già – come confermano gli ultimi fatti “terze persone” non rappresentative”


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